28_05_09

Ho il bisogno assoluto di parlare con qualcuno.
Qualcuno che mi capisca, e che non butti li giudizi a caso.
Qualcuno che abbia voglia di dirmi che non sto sbagliando tutto, e che ho il suo appoggio.
Qualcuno che mi accresca l'autostima, non che la distrugga.
Un sorriso, uno stupido sorriso. Ecco di cosa ho bisogno.

[ perchè ci si accorge, secondo per secondo, di essere finite in una situazione sbagliata, dove ci sono solo persone sbagliate nella loro perfetta giustizia, sono incredibilmente stanca di volere ciò che non posso ottenere, e di guardare le persone con l'occhio sbagliato. 'Non sono Ulisse, io, non so resisterle'. ]

gr.

Scrivi scrivi scrivi e scrivi.
Butta giù i tuoi pensieri con tutta la forza di cui sei capace. E' l'unico modo. E' l'unico modo.
Quasi piango dalla rabbia, rabbia immotivata, come sempre. Va tutto bene, sto bene sola, vivo bene in compagnia di me stessa [sicuramente non in tua compagnia].
Ma frigno come una stupida ragazzina, sempre e comunque, senza una ragione logica. Piango e basta, butto via tutte le mie emozioni così come se niente fosse, come se queste emozioni siano terribilmente importanti.
Diavolo.

21/o5/o9

Nuovo post, bottoncino azzurro vicino ad una mia foto tanto vecchia quanto d'effetto.
Sono le undici di sera, sono tornata poco fa dalle prove [ terza sera di fila, sto inziando a scoppiare ] ed ascolto i Garbage, quasi a volermi evolvere verso qualcosa di passato ma interessante, come a rivangare in qualcosa che non c'è più ma che tanto mi ha toccata.
E' strano come una persona possa cambiare da un giorno all'altro, o addirittura da un secondo all'altro, come succede a me stessa. Fino ad un'ora fa ero felice e saltellante, ora sono vicinissima alle lacrime, come se mi fosse successo chissà cosa di così triste. Ma facebook è l'arma di distruzione di massa più grande al mondo, se solo tutti sapessero usarla.
Non sto qui a specificare un bel niente, solo sono gelosa di un qualcosa che anche io vorrei, ma che non posso avere.
Ecco che arriva la canzone triste, ecco che i pensieri riaffiorano di nuovo alla mente, ecco che una lacrima si trattiene a stento fra le palpebre. Non credo sia possibile aver così poca voglia di fare, così poca iniziativa. Almeno, non credevo fosse possibile.
Disillusa, forse è la parola migliore per descrivere il mio stato d'animo attuale. Disillusa da tutto, da tutti soprattutto, disillusa dai miei stessi sogni che sono così veloci a crearsi tanto quanto a distruggersi. Ma, si sa, che la distruzione è più scoraggiante della creazione.
Riguardo qualche foto qua e la, sorrido, penso e ripenso. Invidio appena qualcuno, ma con un'invidia imparagonabile al vero 'vizio capitale', soltanto un sentimento di leggera ammirazione nei confronti di altri, ammirazione trasformata in una sensazione molto simile all'invidia. Ma che invidia non è.
Semplicemente vedo qualche situazione vicino a me, e vorrei trovarmi nella stessa identica situazione. E non ci sono per scemenza mia, degli altri. Non lo so.
Al piano di sotto c'è un'amica di mia mamma, che metodicamente compare tutte le settimane. Ed invidio un pochino anche lei, per questo motivo.
Vorrei avere un maggiore spirito di iniziativa, risposto solo e soltanto da iniziativa altrui.
Ho bisogno di una spinta, poi ci sono anche io.

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Sorrido, osservo più che compiaciuta il mio nuovo computerino, una sorta di figlio partorito dopo tante sofferenze.
Come meglio inaugurarlo, se non con un intervento fresco fresco nel blog ?
Poca fantasia, poche parole, tanto sconcerto. Questa sera prove full-time, a cui mi dedicherò maggiormente con lo scopo di migliorare la mia voce, per non buttare soltanto fuori aria ma a produrre suoni decenti, ascoltabili e, perchè no, belli.
Spero in una svolta, in un cambiamento: spero che con questa esperienza iovaleriavaleriaedio qualcosa migliori, dopo mesi, ed il teatro torni ad essere il mio svago maggiore, preferito.
Poco m'importa di quello che succede attorno a me, del 'resto'. A dire il vero poco mi importa anche di quello che sta succedendo a me, che continuo ad ignorare.
Fuori c'è il sole, mi dedico prevalentemente all'abbronzatura involontaria [si fa per dire] ed ignoro completamente lo studio, le amicizie, gli affetti o qualsiasi cosa vi somigli. Non lo so, non è il periodo.
Sono anche stata capace a farmi insultare, apparentemente in maniera completamente gratuita, poi rivelatasi una vera e propria ragione. ' Nemmeno fossi così figa da permetterti di toglierti gli sfizi ' . E non era questo, che volevo intendere. Di sfizi proprio non si parlava. Ma ormai sono stata capita così, me ne vivo nel mio mondo in cui sono sì 'figa' ma solo perchè ci sono io e soltanto io. Non mi dovrebbe importare cosa dicono gli altri di me, invece me ne importa eccome.
' Grasso è bello ', dicevano in HairSpray. Forse è così, forse no. Ma non voglio assolutamente parlare di nulla che riguardi anche lontanamente il mio aspetto fisico.

Piuttosto, ultimamente nel mio cervelletto sembra girare soltanto qualche mosca e qualche immagine sporadica, qualche ricordo qua e la che pensavo di aver rimosso e che invece è riaffiorato inesorabilmente, facendomi crollare nell'oblio più tremendo senza che io potessi ribattere. I ricordi non dovrebbero influenzare il futuro, credo. Ma a volte è inevitabile.
In poche parole, riecco qualche insicurezza della me adolescente, che ritorna a farsi vedere, facendo capolino di tanto in tanto.
E riecco la me un pò preoccupata per il suo futuro, un pò triste, appollaiata nella sua solitudine in un angolo della cameretta, attaccata al pc ma persa nei suoi pensieri.
Talmente persa nei suoi pensieri, che lo sguardo è attirato dal cellulare, immotivatamente, come se si accendesse più spesso del previsto. Quasi a sperare che ci sia una sorta di svago, in quel cellulare, che mi porti via dalla monotonia quotidiana.

Mattina. [ 18/o5/o9 ]

Non capisco perchè tutto gira all'incontrario.
Mi sembra di vivere uno di quei film dove per sbaglio ci si ritrova catapultati in una dimensione differente, lontana e sconosciuta. Eccomi qui, dunque, a girare a vuoto in questa condizione, senza sapere da che parte andare, davanti ad un bivio senza alternative, bivio che, senza dubbio, cela altri mille e mille bivi.
Diamine, non sta andando tutto male, sta andando tutto all'incontrario.
Che faccenda inquietante.

Ieri abbiamo suonato alla festa del Borgo, ho visto tante, troppe, facce conosciute e basta.
Nessuna novità, nessuna.
E' stato un susseguirsi di non-sense, anche questa volta. [ Quasi come ad Acqui. Se mi fosse presa a fuoco la giacca presumo che l'avrebbe superata, come serata ]
Però mi sono accorta di poter fare immotivatamente paura alla gente, e potrei sfruttarlo.
[ 'La prossima volta guarda con aria di sfida e lecca la paletta della chitarra' cit. Helmy ]

Comunque non lo so. Prendo positivamente il periodo, che sta rivelando un sacco di sorprese, con le mini sta andando tutto a meraviglia. Il destino ci è a favore, forse.

PS : la mia citazione di qualche intervento fa è stata soltanto uno spunto di riflessione.
Sinceramente la curiosità mi sta divorando. Ma grazie di tutto.

sedicizerocinqueduemmilannove.

Il raffreddore è quella minuscola ciliegina che si posa delicatamente sulla torta, e, per uno strano eccesso di gravità, fa crollare tutto quanto imbrattando la stanza di panna montata.
Non riesco a respirare, parlo con la tipica voce fra Amanda Lear e Vladimir Luxuria, peraltro il mal di testa mi uccide da mattina a sera.
Mi sento gonfia, ho sempre fame, e piango dieci minuti ogni due ore, completamente senza motivazioni.

E non sono incinta.

Quindi la domanda che ci si pone è : perchè ?

E' una vera e propria tortura. Sto sempre al PC, in attesa che qualcuno di interessante si connetta, in modo da non consumargli il profilo come le tredicenni in crisi d'identità. Dio, che tristezza.
Domani suono, sperando che riesca di nuovo a produrre dei suoni decenti con sta bocca, in modo da non fare la tipica figura meschina della raffreddata.

Destino crudele.

11/o5/2oo9

E' mattina, sono le 9 e 46 per la precisione.
Sono a casa, ancora in pigiama, e la mia vita mi passa davanti agli occhi, come se volesse farsi notare e farmi pensare al totale fallimento che mi sta coinvolgendo.
Qualcosa si sta sgretolando, a partire dall'Università che mi sta interessando sempre meno, ad arrivare all'armonia attorno a me.
Tutto è diverso, una sorta di crepa si è allargata, mentre io sto qui a guardare, senza fare nulla di nulla. L'apatia mi sta assorbendo, e non faccio niente per cambiare questa situazione, per 'smuoverla'.

Altra serata con le mini, altra nottata con le mini, altre incomprensioni, altri rospi ingoiati.
Ma per il quieto vivere questo ed altro. Parentesi particolarmente felice ad Acqui, dove abbiamo fatto una 'comparsata' in un concerto dei 17perso [ oppure Acoustic Street Movement.. Sto iniziando a pensare che sia la stessa cosa ] davvero piacevole e divertente, soprattutto per il mio nullo spirito d'improvvisazione che mi ha addirittura fatto scordare completamente gli accordi di 'Ragazzo di Strada'. Mi sono emozionata.

In poche parole, tutto bene, apparte la mia giacca andata a fuoco, la Helmy ruzzolata giù per le scale ed un locale triste e disabitato.

' Ci si rivede a luglio ' - ' Anche prima ' e ciao ciao Acqui Terme.

Da qualche minuto, 9 Maggio 2oo9

' Nasciamo soli e muoriamo soli '.

Parto volontariamente da qui, a citare un qualcosa che mi ha fatto 'sorridere', stasera.
Una cosa che mi ha fatto sentire [ per la prima volta oggi ] ascoltata.
Sottolineo il mio disgusto nel notare che sia veramente la prima volta odierna, se non per qualche complimento falso ed inopportuno, forse perchè stasera ho rappresentato per la prima volta in pubblico una parte del Musical che tanto mi sta coinvolgendo ultimamente.

Parlando di ciò mi sento più ragazzina che mai: mi si illuminano gli occhi, mi imbarazzo, fisso a terra e quasi mi tremano le gambe. E' una delle cose che più mi fa sentire libera, mi fa sentire me stessa, mi fa sorridere.

Questa sera, il 'trailer'. Qualche stecca, qualche passo fatto un pò 'colà', ma tutto normale.
Nessun commento. Se non 'quel vestito ti sta malissimo'.
Nessun commento da parte della persona che più mi è cara in questo momento, e che senz'altro parla per aiutarmi e non per demoralizzarmi. Ma non ci riesce proprio.

In conclusione, posso anche aver cantato da cani, avrei anche potuto ballare con la faccia scazzata ed i capelli all'insù, ma il vestito mi stava orrendamente.

Forse mi faccio condizionare all'inverosimile, ma a volte vorrei sentire parole gratificanti da chi mi vuole bene, altrimenti tutto va irrimediabilmente storto. Io non riuscirò mai ad andare a testa alta, se non mi sento incoraggiata, se non mi sento spinta positivamente.
C'è chi, al contrario, reagisce soltanto agli stimoli negativi. Ma per me non è affatto così.

Ricordo di essermi offesa ad una frase del tipo 'suoni come ad una salsicciata in spiaggia' e sono certa che la terrò ben solida nella mente. Ma non come incoraggiamento a migliorare, soltanto come campanello d'allarme nei confronti di chi mi ha detto quella frase.
Sbaglierò, senza dubbio.

Sbaglierò a starmene qui senza pensare seriamente a fare qualcosa per questo fisico di merda, sbaglierò a guardare certe persone con così tanta ammirazione e non agire, sbaglierò ad offendermi per ogni stronzata, sbaglierò a credere che il giudizio degli altri sia importantissimo.
Sbaglierò a credere un 'come sei carina truccata così' una fottutissima e strafottente presa per il culo, e non prenderlo come un complimento sincero. Ma, a dirla tutta, sono convinta che nessuno mi direbbe che sono carina senza nascondere un velo di ironia.
Perchè, si sa, sono capaci tutti ad intascare complimenti da vecchie signore amiche di famiglia, che si dilettano in frasi del tipo 'la tua voce si distingueva proprio' in una cagnara da 3 armonie.

Non lo so. A volte rileggo i miei interventi e intravedo degli stupidi capricci. Questa volta è una di quelle. So già di aver scritto soltanto una serie infinita di capricci. Quindi non rileggo. Affanculo gli errori di grammatica.

cinquecinqueduemilannove.

Sono stupida.
Sono tantissimo fumo, e proprio zero arrosto. Mi sto deludendo: sono solo capace a fare delle grandi parole, ma dopo qualche giorno padapumpete, ecco le mie parole svanirsi nella nebbia di fatti che non possono avvenire.
Vengo ancora una volta etichettata, ma questa volta con un'etichetta perfetta, che mi calza stramaledettamente a pennello. Ingenua.
E' vero, lo sono. Non voglio assolutamente sembrarlo, me la tiro da gran donna o mi atteggio da chissà cosa, ma in realtà sono ingenua, stramaledettamente bambina ed infantile.
Credo di essere tanto matura, tanto grande. Invece no, sono tutto il giorno su facebook, a guardare tutti i miei contatti orgogliosa di avere tanti amici, stupide entità inesistenti, che in realtà sono a loro volta solo tanto fumo.
Tutti sono capaci ad inviarti un abbraccio su facebook, un bacio, un 'regalo' simpatico o simile.
Ma in realtà nessuno, e dico nessuno, mi da uno stupido abbraccio, una consolazione di merda.
Non ho amici, sono sola, nello stupido mondo reale. Le persone di cui mi posso fidare veramente sono solo un paio, o poco più.
Forse è l'ora che mi stacchi un pò da questo mondo.

Si, evviva. Sarà l'ottavo intervento in cui mi riprometto di scrollarmi un pò. E non ci riesco, cazzo. Forse ho bisogno di una spinta, di qualcuno che mi prenda per le orecchie oppure per il cuore. Ho bisogno di amore, di affetto, di un abbraccio.

Dannatamente.

Di ritorno.

Poche ore fa sono scesa dal treno che da Reggio Emilia mi ha riportata a casa.
Che dire, sono totalmente sommersa dalla mia stessa stanchezza, e ci sto affogando.
Così è stato forse per tutta la permanenza del viaggio, di cui la serenità è stata spesso interrotta da piccoli episodi poco felici, ma sui quali non mi vorrei soffermare particolarmente.
Il destino non ci è stato completamente d'aiuto, data la rapidità dell'automobile della bassista a 'morire' immotivatamente, lasciandoci bloccate a Bologna.

Piacevolmente aggredita dalle mie stesse emozioni, a volte, schifosamente debole altre.

Mi sono trovata troppe volte a dover pensare, durante questo viaggio. E, si sa, quando Alice pensa troppo, va a finire male.
Ma taccio, per il quieto vivere, perchè sono stupidamente lunatica ed inaffidabile. Solo voglio stare zitta, passare sopra su alcune cose e soprattutto su qualche mio pensiero, indiscutibilmente incoerente con ciò di cui stavo parlando, ma troppo incastrato in quelle giornate, o meglio, serate.

Chiedo quindi umilmente scusa ad un paio di persone che si sono assorbite il mio sfogo, seppur involontariamente. In poche parole: non volevo aggiungere problemi a quelli che già esistono per loro o per chiunque altro, avevo solo bisogno di conforto.
Mi vergogno quindi un pò, per la mia debolezza, per la mia incapacità di restare sola, per il mio bisogno tremendamente costante di avere qualcuno al mio fianco.

Da citare un episodio alquanto triste : mi sono sentita davvero bene, quando la gatta di Silvia si è fatta coccolare, e ha risposto con le fusa. Ho percepito una sorta di calore, che non percepivo da un pò. Per quanto i gatti siano ruffiani, penso che siano molto più sinceri di molti esseri umani.