23/01/09
Un altro piccolo fallimento, forse non proprio piccolo, ma comodamente trascurabile. Un altro piccolo fallimento che va a sommarsi ad altri milioni di piccoli fallimenti, causando così un'enorme montagna fallimentare, pronta a crollare di punto in bianco, quando meno te l'aspetti. Mi piace vedere così questa situazione, un pò come un grandissimo macigno ormai saldatosi per bene a terra, ma sorretto da una persona soltanto, e a fatica.
Immagino una sorta di bambina affaticata, con entrambe le braccia tese a tentare di evitare l'evitabile, con le manine sporche di sangue e terra, che amabilmente le impregnano anche il finissimo vestito rosa, nuovo di zecca.
Immagino una gocciolina di sudore attraversarle prima la tempia destra e poi la guancia, provocandole un prurito insopportabile, prurito che non può essere placato in nessun modo, perchè nel farlo dovrebbe rischiare troppo. Rischierebbe di far crollare quell'insopportabile montagna, forse liberandosi di un peso, ma forse restandone completamente schiacciata. Oppure, per quell'ammasso roccioso prova una sorta di affetto, una sorta di legame, che le impedisce di fare movimenti bruschi. Non vuole rischiare di perdere ancora qualcosa a cui si era affezionata.
Immagino anche il disagio che quella situazione può comportarle e che, anzi, le comporta. Il disagio portato da un'eccessiva sporcizia, un'eccessiva fatica, il vestitino lurido e le manine sanguinanti, lo sguardo vuoto, il sorriso spento, i biondi boccoli sciolti e spettinati.
Immagino la sua incantevole ed innocente sofferenza, la sua bellezza infantile spenta in una fatica troppo grande per lei, il suo terrore nel trovarsi di nuovo in quella situazione.
Già, perchè quella bambina è già abituata alla sofferenza. Talmente abituata da risultare spaventosamente fredda a volte, quasi insensibile. Ed invece, il piccolo cuoricino in quella minuscola cassa toracica, la piccola fonte di vita e di sentimenti di quella fanciulla batte all'impazzata, comportandosi in maniera talvolta troppo matura, talvolta troppo infantile.
Regge a più non posso la montagna. Forse per dimostrarsi forte, forse per autoconvincersi della sua forza. Ed invece no, quella forza non c'è. Spera ogni istante della sua vita, ogni minuto della sua esistenza che qualcosa cambi, che qualcosa faccia precipitare tutto quanto, coinvolgendola in una valanga tanto passionale quanto crudele.
Prega di non passare, di nuovo, gli ultimi attimi della sua giornata a reggere ciò che ormai è troppo difficile da reggere. Prega di riuscirci, allo stesso tempo, di riuscirci di nuovo. In modo da non fallire le proprie aspettative e le aspettative degli altri. Ma lo sguardo della bambina è estremamente spento, vuoto. Ormai è rassegnata, e la rassegnazione non è mai la giusta via. E' rassegnata nel guardarsi attorno, e vedere solo e soltanto deserto. Un deserto incredibilmente brutto e pauroso. Perchè è così che lo definirebbe, una bimba.
So che non leggi questo blog,
ma amo comunque precisare le mie intenzioni.
Tu, per me, non ci sei più. Bastava dirlo, no?
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 20:28 0 commenti
13 - 02 - 2009 [ Venerdì ! ]
E rieeeccola.
Il periodo di 'mediocre pace con me stessa' è terminato alla grande, con un mitico 'skatakrash' a terra, contanto di rimbalzo e morte ripetuta.
Che dire, a quanto pare la vita è veramente costituita da momenti di felicità intervallati a momenti di tristezza assoluta, anche se, a quanto pare, è il contrario.
Mi sono arrivati i soldi dalla regione, il 'rimborso' a troppi soldi spesi durante il liceo fra tasse, libri e treni [ anche se quelli che mi hanno mandato possono rimborsare a malapena due mesi della quinta ] e cercherò di usarli per l'acquisto di un qualcosa di simile ad un pc portatile.
Almeno avrò un pò di privacy, il mio blog non sarà raggiungibile dai miei cari parenti, che ultimamente si divertono a ficcare il naso nei miei 'affari'.
Lo studio mi attende, milioni di poesie, milioni di autori e tristissimi periodi storici, come se volessi o potessi asciugarmi le lacrime con il manuale di De Nicola, scritto peraltro così piccolo da rendersi incomprensibile.
Sto riempiendo il mio diario di disegni e linee, sovrastati da pensieri gettati a caso ma con un incredibile filo logico, sto scaricando la mia rabbia su innocenti foglietti bianchi. In qualche modo dovrò ben farlo.
Same old song ..
Mi sembra di rivedere la me stessa di qualche tempo fa, cazzo. Mi sembra di essere di nuovo l'Alice adolescente che piange ripensando ad i suoi amori perduti. Quando imparerò a scrollarmi di dosso le cazzate ed a pensare a cose vagamente più importanti ?
It's the same old song .. Let's playing again the same old song ..
Quante volte ho scritto ' mi sono stufata ' , ' voglio cambiare ' , ' voglio tirare fuori le palle '.
E devo ammetterlo che in qualche anno pensavo, credevo, ero convinta di essere cresciuta.
Ma in queste occasioni mi sembra di tornare indietro, mi rivedo di 70 kg con l'apparecchio in bocca e il maglione di paperino, dietro il banchetto della seconda media ad aspettare solo di arrivare a casa per mangiare.
Ora a casa ci sono già, ma tutto mi sembra IDENTICO a qualche anno fa.
Tranne per questo blog [ leggermente più intelligente di quello di qualche anno fa, dove scrivevo a caratteri cubitali ' ODDIOH CHE FIGO IL RASTA DELLA MANIFESTAZIONE ' .. Cristo com'ero scema .. Anche se i rasta mi attirano comunque, ma non lo sventolo in questo modo ].
Peraltro c'è il famoso concerto dei Pain, domani sera. E non ci andrò, pensa tu che novità.
The same old song .. Don't wanna ear it no more ..
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 10:51 0 commenti
About Joyce. [ Stream of consciousness ? ] dodicifebbraio.
Nessun pensiero mi passa per la testa nessuna preoccupazione nessuna di nessuna niente di niente sensazioni instabili emozioni crude giochi di parole devastantemente incomprensibile inconclusività o inconcludenza la capacità di far andare in botta le persone il canticchiare di mia zia e il mio dolore al cuore a te di jovanotti i miei pensieri che ritornano la mia voglia di scappare da tutto quello che mi circonda il bambino con la leucemia alla tv il desiderio di spaccare tutto il bisogno irrefrenabile di sentirmi apprezzata la voglia di cantare e recitare il silenzio di un tg troppo rumoroso l'incapacità di razionalizzare figure instabili l'una dopo l'altra che si susseguono senza sosta un pc portatile che stenta ad arrivare pochi soldi e tante parole un fiume di concetti solitamente sottovalutati troppi concetti che prima o poi verranno valutati per quello che sono la mia voglia di uscire la mia troppa fame il mio pianto di sfogo la mia letterina a babbo natale il mio sogno in cui vengo rapita il desiderio di considerazione il desiderio di partire e non tornare più la voglia di andare a vivere da sola senza che nessuno mi obblighi a fare niente i discorsi di elisabetta la voce della caschetto la mia chitarra le date da stabilire i miei rimpianti per non essere chi dovrei essere la mia poca voglia di impegnarmi perchè circondata da persone più menefreghiste di me la lacrima in un cassetto lo scanner acceso la foto di mia nipote che sorride la tristezza la depressione e uno stupido intervento troppo lungo per chi non ha pazienza di inventarsi le virgole il mio diario cartaceo e l'isteria le pagine piene di insulti verso chissàchi la sicurezza di non dover donare tanta considerazione a chi in realtà non la merita il desiderare una persona che non puoi desiderare passare le notti a sognare ciò che non può accadere bere un sorso d'acqua e digerire pensare al più e al meno e sentire un nuovo profumo nell'aria il profumo di primavera che da tanto non c'era le amicizie su facebook la noia la tristezza la depressione il neurochirurgo i miei problemi la mia voglia di scappare la noia la tristezza la depressione la musica cantare cantare cantare voglio cantare e recitare la noia la tristezza la depressione mangiare cioccolato fino a scoppiare l'esame di italiano il fu mattia pascal la noia la tristezza la depressione il bisogno d'aiuto che non arriva l'essere reputati da tutti troppo forti il volere una mano ed un bacio le coccole il silenzio il cioccolato lacrime di sangue che scivolano sulla vita un pò troppo banale la noia, la tristezza, la depressione.
Il nulla.
Che l'amore sia solo un'invenzione per bambini, che la voglia di trovare questo amore sia un'infantile maniera di guardarsi indietro, che la mia vita sia soltanto una linea con troppi angoli e troppe curve.
Mi è difficile capire ogni cosa di me.
Figuriamoci degli altri.
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 17:12 0 commenti
10/02/2009
Sono un hippie fallita.
Una dark in pensione.
Una metallara passata di moda.
Un giocattolo ambizioso.
Una scheggia nel cuore della società.
Un aiuto per chi non c'è.
Un'amica per chi non vuole.
Un'amante di un sogno remoto.
Una stronza troppo sensibile.
Un calcio in culo.
Una carezza sul collo.
Una stramba visione.
Una psicopatica senza cura.
Una fotografia appena scattata.
Un sorriso sincero.
Una corda troppo lunga.
Un cervello senza vita.
Un cuore matto.
Un silenzioso spavento.
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 18:49 0 commenti
9/02/2009
Intervento psicologico number one.
Musica triste, paesaggio triste, tutto attorno a me è triste..
Ma io no. Strano ma vero, oggi mi sento abbastanza sollevata, sarà l'infinità di cioccolato inghiottita nei giorni precedenti, sarà il fatto che non ho nessuno che mi preme e ho qualcuno che mi vuole bene attorno, o almeno dimostra di farlo.
Sarà che mia nonna ha trovato degli strabilianti costumi di carnevale in qualche scatola remota, sarà che la stufa scoppietta nell'altra stanza con un'insolita tranquillità.
Forse avevo bisogno di un pò di riposo mentale, di uscire di casa con altri intenti piuttosto che 'facciamo qualcosa di divertente' oppure 'facciamo le spaccone'. Mi sono accorta che basta molto meno, per stare bene.
Troppo spesso mi trovo a fingere di essere quello che non sono, e troppo spesso la parte più remota di me si fa avanti, sovrastando tutte le altre e rovinandomi l'esistenza.
A volte una persona riesce a entrarmi talmente dentro da non riuscire ad uscirne, nonostante i miei innumerevoli sforzi per liberarmene. E per questo sto male.
E' inutile che continuo a negarlo, il motivo di tutte le mie sofferenze, ultimamente, è la mia completa e totale solitudine. Il fatto che io mi finga amica del mondo, in confidenza con tutti, ma che in realtà il mio cuore nasconda più zone inesplorate di qualsiasi altra cosa, dimostra che io sia estremamente debole ed indifesa, e abbia paura più di ogni altra cosa di rimanere sola.
Quando mi ritrovo il sabato sera a prendere in mano il telefono e notare il vuoto totale, non posso chiamare chissàcchì, mi sento stupidamente opportunista ed inadeguata. Cosa che non sono, ma che posso sembrare.
Ecco, un'altra mia stupida caratteristica : sono troppo condizionata dal giudizio degli altri.
E' semplice, non c'è nulla da spiegare. Soltanto ho bisogno di un pò più di considerazione, da chi magari crede di darmene a sufficienza.
Quindi trallallerutrallallà sono tornata a parlare da persona triste, nonostante i miei buoni propositi di iniziare con allegria l'intervento e la settimana.
Già, oggi è lunedì 9 febbraio. Mi piace, il 9. E' un bel numero, tondo e conclusivo.
Nella speranza che tutto si arrotondi.
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 17:30 0 commenti
08/02/2009
Uno : sono appena tornata da un week-end all'insegna del rock and roll [e del raccatto all'abito, nuovo sport nazionale promosso da Alice Vigo et Elena Saroldi] che si è dimostrato molto più stancante del previsto, soprattutto per il cibo infinito che ci ha decisamente consolate. Uh, approposito, sto tornando a sorridere.
Due : la testolina è in standby. Ho trovato il tasto, forse, ma mi sto autoconvincendo che vada tutto bene, e mi accontento di quello che ho. Sto ricominciando ad apprezzare le piccole cose, ed è senz'altro una svolta positiva per tutto.
Tre : l'università mi sta passando di mente, di nuovo. Ma ho intenzione di farmi furba e studiare un pò di più, anche se mi conosco molto bene.. >_< Quattro : ' a volte ritornano '. eh si, con piacere ho notato molti tentativi di contatto da persone che avevo 'quasi' dimenticato, ma con cui ho passato dei momenti talmente belli da non poterli rimuovere. Non parlo di niente di astratto, ma di qualcosa di vero e piacevole, di 'remoto', ma ben saldo nella mente. Ah, non parlo nemmeno di ragazzi, strano ma vero. Forse mi sto scrollando di dosso un peso adolescenziale che stava diventando eccessivo.
Dunquedunque, rifacendo il punto della situazione: c'è chi perde il treno, chi lo prende per un soffio e chi proprio lo compra, per poterlo muovere a piacimento.
Anelli che si sciolgono, amicizie che ritornano, 'amori' che si rivelano una grande bufala.
Delusioni ma soddisfazioni, piccole cose che mi danno 'quelbrividoinpiù' da farmi stare meglio.
.. L'amore rende soli, ma è ben più doloroso
se per nemici e amici non sei più pericoloso ..
[ citazione casuale, ma non troppo. coerente all'intervento, ma non solo. you're welcome. e non inteso come 'prego' u_u ]
Per chi desidera novità o precisamenti, contattare il 347ecceteraeccetera u.u
Anche il Sole sorge solo se conviene.
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 21:49 0 commenti
06/02/2009
Bene bene bene, rieccomi qui a sfogare i miei bisogni d'affetto verso la tastierina del piccì [sulla quale, guarda caso, si sono cancellate completamente la n e la m, così che debba andare completamente a naso. ]
Esponiamo i problemi del giorno.
Number one: l'esame di modulo teorico di spagnolo. Diciamocelo, se avessi studiato un pò prima ed un pò di più forse sarebbe andato tutto meglio. Ed invece no, riduciamoci gli ultimi giorni come al liceo. Quindi, conclusione, ho inventato tutto di sana pianta, accavallando ricordi remoti di russo con quelli vaghi delle letture intraprese in argomento.
Number two: forse meno chiaro ai più, forse appositamente meno chiaro ai più, è un saluto che sono costretta a porgere ad una persona che mi ha tenuto compagnia e mi ha aiutato molto, ultimamente. Un saluto discreto, senza amarezza, e completamente comprensivo da parte mia. Un saluto contanto di morfemi ballerini, canzoni malinconiche o frasi ben citate. Non so nemmeno se leggerà più questo blog, e mi dispiace. Ma, devo ammetterlo, è stato un vero angelo custode, anche se per un breve, brevissimo periodo. Quindi oltre ad un 'ciao', gli rivolgo un calorosissimo 'grazie', ed uno speranzoso 'arrivederci', in completa armonia.
Bene ragazzi, le carrellate [ anzi, le vagonate ] di miele sono concluse, per stasera.
A presto e..
Ah, ricordo alla gentile clientela che Alice non è deceduta, si è solo e soltanto dedicata ad una cosuccia chiamata ' studio ' per la maggior parte delle sue giornate.
Quindi, ci tengo a sottolineare, se a qualcuno dovesse mai balzare l'idea di volermi rivedere [ non si sa mai. Ogni riferimento a persone e cose è puramente casuale, dato che le 'pietre' da 'pietra sopra' non sono mai esaurite. Ma ora come ora ne ho piazzate mai tante, cari miei, da poter riempire il letto del Pò. Eh, avete ragione. Sono quella che si è ripromessa di dire 'basta' allo stupidissimo 'perdono', ma questa volta penso proprio di non riuscirci. Se di perdono si parla. Perchè forse non ce n'è bisogno, dato che nessuno lo richiede. Seghe mentali mode ON. ] è pregato di farsi sentire/vedere/chennesocosaltropossafare.
Sono in una fase di discreto 'buonismo', direi che sarebbe l'ora di approfittarne. No?
O forse questo blog non è abbastanza frequentato da poter essere letto da chi di dovere. Non lo so. Non mi interessa.
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 17:53 2 commenti
Svarionare è bello. [ 5/02/09 ]
Ali: Ambarabà ciccì coccò, tre civette sul comò, che facevano l'amore con la figliah del dottore, il dottore si ammalò am-ba-ra-ba-ci-ci-co-coh! Che poi te le vedi tre civette (e nemmeno fosse una.. Tre!) che si scopano una ragazza? O la figlia del dottore è pure lei civetta? Ma se è così pure il dottore è civetta.. E allora si è ammalato un dottore civetta, che problema c'è ? Chiamiamo un veterinario, no ?
Niqo : e vabbè il dottore che misura la cacca che mimi fa sotto il ponte di baracca ?
Ali : Nn era Pierino ? Vabbè ma poi chissenefrega, quel dottore lì non era mica civetta! Quindi può anche misurare la cacca di chi vuole!
Niqo : Ma le civette come fanno a procrearsi con la figlia del dottore ?
Ali : Massì te l'ho detto, è civetta pure lei. E se tu parli del dottore che misura la cacca.. Allora non lo so, magari le civette indossano una parrucca rosa.
Niqo : E gli autoreggenti verde acido ?
Ali : Massì. Però sono d'obbligo le mutande con la mucca.
Niqo : Le nostre ? Ma hanno il copyright! Propongo quelle altre che avevamo visto con le caramelle..
Ali : Ok u.u a questo punto le civette possono scopare anche il dottore stesso, che però sarà immerso nella cacca di pierino o mimi. Che nel frattempo stanno violentando le civette.
Niqo : Pierino non è dotato, ti ricordi? In una sua barzelletta si tagliava il pisello perchè non c'era più salame..
Ali : Esistono delle cose chiamate vibratori, sai Nico ? u_u
Niqo : Da li si fa chiamare Pierina.. Aah ok! Ora si spiega l'arcano, anche se.. La mucca chi se la scopa ?
Ali : Il dottooooooore. Ma che devo dirti tutto ?
Niqo : Ma no, lui è occupato! ( se mi avessi risposto il maggiordomo sarei corsa da te e ti avrei violentato tantissimo *_* )
Ali : E va bene, vada per il maggiordomo.
Niqo : Troppo tardi! Quello che sarà violentato ora è proprio il maggiordomo, alla faccia tua!
Ali : Ma sarà violentato dalla mucca ? O dalla figlia del dottore ?
Niqo : Mi sto incasinando.
Ali : Tanto stasera finisce tutto sul blog ! *ò*
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 17:41 1 commenti
Fiorella Mannoia
Sono il re di chi ama troppo
Sono il re di chi perdona
Che sia animale o cosa
Sbaglia e accusa di persona
Sono il re di chi ama e basta
E di chi non abbandona
Sono il re della pazienza
Ce l’ho in testa la corona
E semmai dovessi andarmene tu
Quando parlerai di me
Che non conto mai le ore perché
Il mio lavoro è aspettare
Ti ricorderai di me
Perché amore, amore è andato
E non me ne ero accorto io,
Il re di chi ama troppo
Sono il re del solo affetto
Sono il re di ciò che ho detto
Condannato dal difetto di chi
Pensa sempre nero solo
Perché ama per davvero
Quando parlerai di me
Che non conto mai le ore perché
Il mio lavoro è aspettare
Ti ricorderai di me
Perché amore, amore è andato
E non me ne ero accorto io
Il re di chi ama troppo
Sono il re dei troppi errori, dei pensieri messi fuori
Sono il re della distanza, sono il re di te e di me
Sono il re di chi lo dice ciò che sento
Sono il re del tuo ricordo buono a niente
Sono il re di chi si avrà per sempre
Quando parlerai di me
Che non conto mai le ore perché
Il mio lavoro è aspettare
Ti ricorderai di me
Perché amore, amore è andato
E non me ne ero accorto io
Il re di chi ama troppo
Ti ricorderai di me
Perché amore, amore è andato
E non me ne ero accorto io
Il re di chi ama troppo
Pubblicato da alix ( si, di nuovo io. ) alle 11:25 1 commenti