' Succede proprio come per gli ebrei: essi per quanto umiliati e disprezzati dominano con il denaro, come le donne. - Ah, volete considerarci solo dei trafficanti ? Benissimo, vi detteremo legge proprio in qualità di mercanti - , dicono gli ebrei. - Ah, ci considerate come oggetto del vostro piacere ? Benissimo, vi ridurremo a schiavitù proprio come strumenti dei vostri sensi - , dicono le donne.
Il fatto che la donna non possa votare, o non possa far parte della giuria in tribunale, non vuol dire che sia priva di diritti. Infatti non sono queste le occupazioni che costituiscono i diritti. La privazione dei diritti consiste in questo: ella, nelle relazioni sessuali, non è pari all'uomo. Infatti non può prendere e lasciare un uomo come vuole, non può sceglierlo invece di esserne scelta. Potrete pensare che questa è un'indecenza. E va bene! Ma allora neppure l'uomo dovrebbe poter usufruire di tali diritti. Mentre l'uomo può agire come più gli piace, la donna non ha questo diritto. Allora ecco che ella cerca di sostituire questa mancanza di diritti; agisce sui sensi dell'uomo e per mezzo di questi lo domina. Perciò formalmente è l'uomo che sceglie, mentre in realtà è la donna. Ella, una volta entrata in possesso di questi mezzi, ne abusa ed arriva ad esercitare un enorme potere sugli uomini. '

Tolstoj, ' La sonata a Kreutzer ' , 1889.

Apparenza.
E'una delle cose peggiori che possano esistere: il fermarsi all'apparenza, o il convincersi inutilmente che l'apparenza sia realtà, sognando e crollando all'improvviso. E' semplicemente una stupida fonte di dolere inutile, nella quale tutti ricadono, con la convinzione di essere nel giusto.

Euforia.
E' la sensazione più bella al mondo, che ti porta a volare sopra cieli infiniti, a vedere cose che in realtà non esistono, a cogliere ogni piccolo particolare come segnale per qualcosa che non c'è.
Qualcosa di vorticoso, che porta l'uomo a smettere di ragionare, a vedere fiori dove in realtà ci sono soltanto sassi, a riuscire a distinguere il Sole dietro le nuvole, a vedere un briciolo di vita in un gatto morto al lato della strada.
E' una semplice illusione, alla quale il genere umano fa riferimento nei momenti di bisogno, inconsapevole della sua reversibilità, sempre e comunque.

Delusione.
E' quando ci si sente deboli, rassegnati, diversi e svantaggiati in qualcosa che sembra concreto ma concreto non è. L'euforia svanisce, e subentra proprio la delusione, con le sue spine affilate che tagliano e affondano, senza ritegno e senza pietà. A volte fa piangere, a volte fa semplicemente innervosire, a volte aumenta la rassegnazione, a volte fortifica.

Comicità.
E' l'unica soluzione al nulla. Fa ragionare su quanto il mondo sia comico, nella sua tragedia, e su quanto la convinzione di essere maturati spesso non significhi che la crescita sia avvenuta realmente.

Incredulità.
Si percepisce alla riflessione: quando si ripensa ai propri errori, e ci si autoconvince che l'errore non è stato commesso realmente da chi si crede, ma da qualche stupida entità falsamente rassicurante.

Coscienza.
Fa ritornare le ali del cervello umano a toccare terra.

Sei stupida, c'è poco da fare.

Sto leggendo Tolstoj. Appena avrò finito quell'apparente capolavoro, riporterò qui le mie impressioni.

Red.

Zitta, muta, con un sacco di brufoli ed un sacco di nervoso addosso.
Non so perchè, non so come.
So solo che è un cazzo di periodo in cui quasi tutto mi sta andando come deve andare ma il mio cervello non riesce a stare tranquillo.
L'università è divertente, per ora.
In amore sto bene, sola.
Sono pure considerata, fondamentalmente.

Però, perchè sono così in ansia con me stessa?
Non riesco a mettermi il cuore in pace, non riesco ad affrontare il mondo con il sorriso, non riesco a guardare intorno senza ripensare alle parentesi negative che fanno parte della vita.

Forse è l'ora che, davvero, mi dia una scrollata. Che inizi a guardarmi attorno, ma in maniera diversa rispetto a quello che ho fatto fino ad ora.
Quindi, accendo i Bandabardò e canto. Rido.

' Come tutto è quieto, calmo e solenne, affatto diverso da quando correvo [...] da quando correvamo gridando e ci battevamo! [...] In modo diverso strisciano le nuvole su questo cielo alto, infinito. Come mai prima questo cielo alto non lo vedevo? E come sono felice di averlo finalmente conosciuto! Sì! Tutto è vuoto, tutto è inganno tranne questo cielo infinito. Nulla, nulla esiste, tranne questo. Ma anche questo non esiste, non c'è più nulla, fuorché il silenzio e la quiete. '

Lev Nikolaevic Tolstoj
Лев Nикoлевич Толстой

Sfogone, ma bella immagine.


Aggiungi un nuovo intervento.
Finalmente!
Diabolicamente stufa, di già. Single, da più di un mese [ quasi due, oramai ] pronta ad affrontare con un altro spirito la vita.

Sicuri ?

Confusa, come sempre, su tutto ciò che mi circonda : l'università non è ancora cominciata, o forse si, il piano di studi è qualcosa di simile all'arabo e la mia testa si sta preparando al 'KABOOM' finale.

Ho conosciuto un bel pò di gente, tutti adorabili [ niente ragazzi, l'unico è gay. ] ma è come se nemmeno questo mi andasse bene.
Vittima? Piagnona? Viziata bimbetta poco indipendente?
Forse.
Non mi interessa, sinceramente, ora come ora mi interessa soltanto sopravvivere.

L'autostima sta pian piano sparendo, dopo quello strano periodo in cui mi sentivo pronta a spaccare in due l'universo.

Ma ora il mio cervello è più occupato a costruirsi ingenue congetture su come sarebbe la vita senza questo o con quest'altro, come sarebbe se vivessi in un altro mondo e con altre persone, o semplicemente come sarebbe se la vedessi in un altro modo.

Non deve essere poi così difficile. Sorridi, guardati per quello che sei e cerca di essere amica con tutti. Non soffrire per le stupide cose passate, non rimanere male ad una risposta troppo arrogante da parte di quelle persone che credevi volerti bene.

Punto numero due: è da marzo, se ben ricordate, che mi frulla l'idea di lasciare definitivamente l'attuale ex. Questo è successo, ma è successo soltanto ad agosto, dopo mesi di bugie.
Ora è più il sentimento di rimorso, per non aver concluso quando realmente me lo sentivo, che la malinconia, nei confronti di un amore forse sciupato, forse troppo forzato, per una persona che a malapena mi rispettava.

Quando si dice ' mettere le pantofole '.

Ora vorrei solo qualcosa che mi sconvolga. Qualcosa di così travolgente da non permettermi di pensare ad altro. Non intendo obbligatoriamente una situazione amorosa, semplicemente un qualcosa di forte, ma positivo.

Da ora in poi questo blog diverrà 'pubblico'.
Non so nemmeno perchè fino ad ora l'ho tenuto nascosto.

Ripeto, non voglio farmi compatire. Voglio solo farvi capire cosa cazzo mi gira per la testa.