venerdì 13 agosto 2010

13o82o1o ( - 9 ? )

Sera, grillini fuori dalla finestra, di un tristissimo venerdì 13.
Più che altro monotono, dato che secondo i miei calcoli sarei dovuta essere a Viareggio, a suonare. Ma la data è saltata.
Poco importa, mi godo il tepore estivo della candida provincia alessandrina, se così si può definire, progettando al meglio il mio week end senza rischiare di morire schiacciata dalla mia stessa monotonia.
Lì sopra (ma come lì dove.. lì!) c'è un sacchettino con una decina di sterline dentro, ben tenute e piegate. Sono queste le cose che mi fanno davvero salire la malinconia.
No, non voglio ricadere nel baratro del ' io sono Alice, sono tanto triste, la mia vita fa schifo', semplicemente pure io, come tutti, ho il diritto di rimpiangere un periodo della mia vita. Anche se si tratta di una settimana in Inghilterra, sì. Una settimana a mangiare schifezze e parlare di sesso, con tre persone tanto spettinate, mal vestite e ridicole quanto mè.
Che dire, vorrei rifare un'esperienza del genere: sia sotto il punto di vista umano, ma soprattutto per quello che ho visto. Voglio dire, Londra è enorme. Ne ho visto soltanto una piccolissima parte.
Vorrei tornare al museo delle cere.. Ma anche no, andare sul London Eye, ripercorrere Baker Street ed affacciarmi dal Ponte di Westminster con le lacrime agli occhi (non dovute per lo più dal freddo, come l'ultima volta). Vorrei andarci con una persona, quella persona, e non si sa mai che se ne parlerà.
A dirla tutta vorrei avere tanti soldi da potermi permettere di viaggiare per tutto l'anno, perchè no. Tutti i giorni, per mesi, anni, tutte le ore a visitare cose diverse, anche avendo la possibilità di fermarmi un pò, riposare, e poi riprendere. Io, me ed uno zaino. E tanti, tanti soldi. ( e te, ovviamente, che non so se e quando leggerai questo post, ma ci tengo a citarti.. ooh, l'amour. )
Dio, quanto sto diventando smielata!

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