sabato 18 luglio 2009

Incerta.

Sul da farsi, sul fatto, sul fattibile, su quello che farò, sulla mia vita in generale.

Incerta perchè insicura, perchè incurabilmente invasa da inaspettabili incongruenze.
Navigando nella notte, nonostante i nidi di nitide noncuranze, novecento nostre nicchie create per nettificare la netta nebbia nevrastenica.
Sensibilmente stupida, sommersa da sensazioni sopprimibili solo con sentimenti snaturati, srotolati dal singhiozzare del sole, innaturale e sensazionale.
Tremendamente torrida, il tropicale tepore della terribile titubanza, tollerabile talvolta con tanti tiepidi tremiti.
Avanti avrò altro per arrendermi, asettici arredamenti asimmetrici, oppure altalenanti alienazioni acrobatiche.
Bella o brutta, bisticciando con la bile della biosfera, bossando su 'blob', barando a bingo, barcollando in un bar.
Ingrata, instabile, incertezza: insistendo in idee inopportune, incrociando idoli dimessi, istruendosi all'idiozia. Inequivocabile fallimento.
Largamente lesa, lodata dal lido della follia, lisa da lime lisce, libido limitata e repressa, limiti localmente estesi.
Esistenziale essenza, esiccata al sole, estirpata all'essere.

[ giuro, ha un senso. ]

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