Ed ecco arrivare la neve, silenziosa, calma, quieta, bianca, soffice..
Ed ecco arrivare
un pò di dolcezza anche per la sottoscritta, forse
un pò tesa in quest'ultimo periodo, fra
cazzate ' amorose ', discussioni familiari, ed esami in previsione.
Università chiusa questo pomeriggio [nella speranza che il Magnifico Rettore si metta una mano sul cuore per noi poveri paesani e la tenga chiusa anche domani, almeno il mattino], mamma pacifica con i ferri da maglia in mano e papà a spalare la neve hanno contribuito alla mia calma, assieme al mio Fender Hot Rod Deluxe, che sembra suonare a meraviglia.
Tutta la mattina l'ho passata a meditare su un sogno di questa notte, che potrebbe avere milioni di interpretazioni, ma che per ora preferisco vedere solo come uno svarione della mia fase rem.
Non è nulla di particolare: sono soltanto io, guardando il mondo dalla mia prospettiva personale, ferma ed immobile, poco distante da Daniele [amico della compagnia di Ovada, non so perchè proprio lui] che dal nulla urla nella mia direzione ' NON TOCCARLO ! '.
Esattamente un istante dopo interrompe il silenzio dei miei pensieri un infrangersi di un vetro, conciso, forte, immediato, maledettamente realistico [ tanto che, alle 4 del mattino, ho acceso le luci e ho dato una controllata in giro, per prima cosa alle valvole del mio ampli, terrore. ]
Non era successo assolutamente niente, se non per 5 nuovi sms sul cellulare e centimetri e centimetri di neve caduti ed accumulati a terra.
Per la prima volta, mi sono davvero spaventata.
Ho visto qualcosa, la mia parte mistica [ o mistificata ? ] ha visto un qualche segno particolare, come un invito o un ordine, che non sono ancora riuscita a decifrare.
Così anche oggi sono stata tutto il giorno fra computer e chitarra, a pensare ed a
riflettere.
Come buttare via i miei 19 anni.