giovedì 4 dicembre 2008

In Ascolto : Monkey Buisness - Pain [ Cynic Paradise - 2008 ]

Un sospiro dopo l'altro, uno sbadiglio dopo l'altro.
La mia vita è un continuo alternarsi fra eventi piacevoli ed eventi spiacevoli, mediati non da uno stato di ' tranquilla incoscienza ' , ma piuttosto da una fastidiosissima inquietudine.

Ho un bell'anello al dito pollice, un anello nuovo che arriva da una cara amica di mia madre.
Amica un pò folle, che passa di tanto in tanto a sbolognare quelle cose che sa benissimo essere inutili, ormai superflue persino per il cassonetto della spazzatura.

Ma, questa volta, ha proprio 'azzeccato' i miei gusti.
E' un anello preciso, d'argento, che slitta dal classico grigietto brillante al grigio scuro molto più simile al nero. In rilievo delle stelline e dei quarti di Luna, piazzati disordinatamente lungo tutta la circonferenza di quei pochi millimetri che costituiscono l'intero anello.

Sposto l'anello dal pollice all'indice, dall'indice al medio, per poi passare all'anulare.
Mi è esageratamente largo, mi da quasi fastidio, e sembra persino stonare alla vista.
Lo rimetto al pollice, perchè è li che deve stare : è un pò come se fosse nato per svolgere quel compito, per starsene lì ad abbellire il più importante dito della mano [ caso vuole, anche quello che, diventato opponibile, ha permesso alla mia specie di diventare tale. che schifo. ], ma è come se si trovi in una situazione di continua scomodità, forse per disabitudine.

Ma, devo ammetterlo, mi piace.
E' così bello : mi dona, devo proprio ammetterlo. Ho le dita adatte ad un anello, specialmente di quella fattura.

Senza quell'anellino la mia mano si sentirebbe ' strana ', anche se non ancora ' nuda ' [come succede con quello che mi hanno regalato al diciottesimo] , ma portandolo mi sento strana allo stesso modo.
Forse perchè sento un pezzo in più, a cui non ero ancora abituata, ma che ancora non fa parte di me. Un pezzo del quale posso fare a meno, ma al quale non posso nemmeno rinunciare.

Ma cosa ne sa, questa povera manifattura [ che nemmeno credo possa definirsi tale ] delle sensazioni che provo con o senza di lui ? Che mi doni così tanto solo perchè sa di essere stato predestinato al pollice ? Che sia tutto un meccanismo forzato per il quale io mi trovo ad indossare proprio questo anello, che sia tutto stupidamente ricercato da ciò che ho intorno per rendermi felice?

Ma piuttosto... Che l'anello stia al mio dito per assecondare ciò che mi circonda e seguire l'apparente destino che è stato macchinosamente costruito per lui ?

« Cosa ti resta?
Il folle ride, penso a lei
Accorgersi di vivere nell’estasi
»
Verdena - Trovami un modo Semplice per Uscirne
[ e trovatemelo, davvero ]

1 commento:

  1. tu sei un genio del male. so che ho capito solo io la metafora, ma sei un genio del male lo stesso. come me, del resto. ti amo veramente alla follia. e chissà perchè...un po' mi ci vedo.


    niQ.

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