lunedì 16 giugno 2008



Stress psicofisico tipico della fase pre-esame
.
Il silenzio ora mi infastidisce.
Devo sempre fare qualcosa, devo essere iperattiva, nemmeno dormo più, forse per paura che i rimorsi si impossessino di me.

Non ho ancora studiato "seriamente", come dovrei fare, anzi, cerco di sviare guardando per aria o piangendomi un pò addosso.
E non è così che devo fare: devo alzare le chiappe da questa seggiolina e cambiare stanza, afferrare con vigore uno stupido libro qualsiasi e darmi da fare.
Ascoltando David Bowie, pure sorridendo, pensando che fino ad ora ho sempre pronunciato male il suo cognome.
Ma ciò che mi aiuta di più è il sound psichedelico che spinge ad affrontare con maggiore filosofia la vita. E talvolta mi viene da pensare che la filosofia con cui affronto questa vita sia troppa: la tranquillità di questo periodo è quasi utopistica, impossibile che la ragazza che tanto si disinteressa della scuola sia io.
Forse sono solo certa che verrò promossa in ogni caso, ma il mio comportamento è comunque inspiegabile.
Sono maledettamente rinunciataria, preferisco una partita al solitario sul pc ad una letta di ripasso di una qualsiasi materia.
Forse quest'anno scolastico mi ha talmente prosciugato che non ho nemmeno le forze di aprire di nuovo un libro.
Forse mi sto rifiutando inconsciamente di dare soddisfazioni a quegli elementi che tanto abusano del loro potere, i professori.
Forse il resto della mia vita mi sta talmente coinvolgendo da impedirmi di dedicarmi ad altro.
Forse sono stanca, distrutta e psicologicamente debole.

Forse...

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