F & D < ignorandoTI. >

Felice di essermi liberata di te,
Delusa dal tuo comportamento incredibilmente infantile,
Felice di essere più obbiettiva nei tuoi confronti,
Delusa di aver saputo le novità tramite un pc,
Felice di essere felice con me stessa,
Delusa da non poterlo essere stata con te,
Felice di aver conosciuto qualcun'altro,
Delusa dal fatto che quel qualcun'altro è ancora un pò lontano,
Felice di essere stata per un pò nella tua testa,
Delusa di esserci stata così poco,
Felice di aver visto il lato buono di te,
Delusa di aver vissuto con il prosciutto sugli occhi,
Felice di vivere la mia vita senza di te,
Delusa di vedere che te la stai spassando più velocemente,
Felice di guardare gli occhi di un altro e trovarci tanta gioia,
Delusa da non aver mai trovato quella gioia nei tuoi occhi,
Felice di non sentirti più,
Delusa dal modo in cui non ti sento più,
Felice di averti dimenticato,
Delusa dall'essere stata dimenticata.

Non c'è rabbia, non c'è dolore, non c'è ansia. C'è solo tanta tanta delusione. Decisamente più cosciente, con un pò di nutella in corpo, ti saluto voltando pagina con più gioia e più entusiasmo di prima. Sei Fuori dalla mia vita, adesso. Senza rimorsi.

Incerta.

Sul da farsi, sul fatto, sul fattibile, su quello che farò, sulla mia vita in generale.

Incerta perchè insicura, perchè incurabilmente invasa da inaspettabili incongruenze.
Navigando nella notte, nonostante i nidi di nitide noncuranze, novecento nostre nicchie create per nettificare la netta nebbia nevrastenica.
Sensibilmente stupida, sommersa da sensazioni sopprimibili solo con sentimenti snaturati, srotolati dal singhiozzare del sole, innaturale e sensazionale.
Tremendamente torrida, il tropicale tepore della terribile titubanza, tollerabile talvolta con tanti tiepidi tremiti.
Avanti avrò altro per arrendermi, asettici arredamenti asimmetrici, oppure altalenanti alienazioni acrobatiche.
Bella o brutta, bisticciando con la bile della biosfera, bossando su 'blob', barando a bingo, barcollando in un bar.
Ingrata, instabile, incertezza: insistendo in idee inopportune, incrociando idoli dimessi, istruendosi all'idiozia. Inequivocabile fallimento.
Largamente lesa, lodata dal lido della follia, lisa da lime lisce, libido limitata e repressa, limiti localmente estesi.
Esistenziale essenza, esiccata al sole, estirpata all'essere.

[ giuro, ha un senso. ]

Avrò.

Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
storie fotografate dentro un album rilegato in pelle ..

Che giorno è oggi ? Quasi non me lo ricordo. Credo sia lunedì, credo sia il 13 luglio. Mi guardo attorno e vedo soltanto disordine, soltanto rimasugli di nulla, rimasugli di qualcosa, di qualunque cosa. Fotografie appese all'armadio, al muro, ovunque. Mi fanno pensare ai 'tempi andati' seppure siano stramaledettamente vicini. Mi fanno sentire sola, mi fanno sentire incapace e soprattutto apatica, cosa che avevo disimparato ad essere.

.. avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
schiuma di cavalloni pazzi che s'inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate ..

E, sola, è fondamentalmente quello che sono. Certo, sono circondata da gente che butta lì di volermi bene, di rispettarmi, di credermi una ragazza forte, fondamentalmente [perchè è stramaledettamente facile, sono tutti capaci, e dico tutti. A parlare, intendo.]. Ma, chissà come, quando ho voglia di andare da qualche parte sono sempre sola. Ed è divertente, perchè forse mi si stanno rendendo i vecchi 'favori', quando ero io quella troppo impegnata per dedicarsi alle presunte amicizie. Non è da me lamentarmi, non così inesorabilmente e continuamente. Ma qualcosa purtroppo dovrò ben fare.

.. avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore ..

Fralaltro, ho paura di incombere in sensazioni che vorrei evitare, ora come ora, ma che mi si avventano contro come se fossero tempeste o fiumi in piena. Sono una donna acerba, si, ed il giovane dolore so che sta per arrivare. Perchè sono un'irrecuperabile sentimentale, perchè mi piace vedere il lato perfetto delle persone, perchè so che ognuno di noi ha un lato buono. So che però è molto facile che venga represso da un qualcosa di altrettanto incontrollabile quanto le mie emozioni.

.. avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza .

Ho paura. Ho paura di questa vita. Ho paura ad affrontare i pesi che comporta. Ho paura di non riuscire a prendere tutto con il giusto peso, ho paura di ridurmi ad un nulla, di non riuscire più a fare nulla, di non riuscire più a sentire niente. Non riesco ad immaginare il mio futuro come qualcosa di roseo o felice, non riesco a non vedere i sicuri lati negativi che si prospettano. Non riesco ad essere ottimista, in nulla, e quasi perdo la speranza. Più mi guardo attorno più vedo silenzio, più vedo tristezza, tutto il mondo mi sembra così complicato da fare schifo, tanto che, di nuovo, vorrei vivere in uno stramaledetto film.


avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
storie fotografate dentro un album rilegato in pelle
tuoni d'aerei supersonici che fanno alzar la testa
e il buio all'alba che si fa d'argento alla finestra
avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
schiuma di cavalloni pazzi che s'inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate
un treno per l'America senza fermate
avrai due lacrime più dolci da seccare
un sole che si uccide e pescatori di telline
e neve di montagne e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino da succhiare
avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti ore
vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avrà deluso tradito ingannato
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore avrai
avrai parole nuove da cercare quando viene sera
e cento ponti da passare e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che ti fuma in bocca un po' di tosse
Natale di agrifoglio e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici e sassi per la strada
avrai ricordi di ombrelli e chiavi da scordare
avrai carezze per parlare con i cani
e sarà sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro mani
che frugano le tasche della vita
ed una radio per sentire che la guerra è finita
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore amore avrai

2 luglio.


Eppure stasera mi sarei aspettata di fare di tutto tranne che scrivere sul blog.
Strano ma vero, è così, avevo programmi. Sarei voluta uscire, anche con i lampi alle spalle, così per togliermi di qui e non pensare che domani devo andare a Faenza, un sacco controvoglia.
Ed invece no, buonasera. Sono distrutta, a pezzettoni grandi e fluorescenti, "spatasciata" sul letto con in braccio il notebook, a pensare e ripensare, a scrivere e riscrivere.
Oggi non ero nemmeno dell'umore giusto per potermi esprimere al meglio, ero addirittura allegra.
Ma, si sa, sono parecchio lunatica. Eqquindi eccomi qui con la lacrimuccia appesa per un filo, a guardare il cellulare che non suona, intervallandolo a sguardi malinconici fuori dalla finestra.

Vorrei, tanto, essere la fuori. Intravedo appena un campo verde, non so nemmeno io di che cosa. Ma quel campo mi ricorda una sensazione piacevole, spensierata, quasi potessi soltanto riesumandola tuffarmi in una marea di brividi, di carezze sospirate o angosciosamente attese.
Che, fondamentalmente, vuole dire esattamente la stessa cosa.

Ecco dunque che il problema sembra riaffiorare, sembra essere così palese, ma in realtà non è così. Sono certa esserci un VERO problema di fondo, coperto da quello apparente, che mi fa sembrare una bambinetta da quattro soldi [ che si " innamora " ogni due giorni, ciù ciù, bla bla ], cosa che in realtà non sono. Forse non è facile accorgersi che qui si parla proprio di un principio di pseudodepressione cronica, che si allarga piano piano masticandomi lentamente il cervello.
Sono forse troppo melodrammatica, pessimista, autolesionista, gnagni e tutto quello che vuoi. E ne sono perfettamente consapevole. Ma chi me lo fa fare di cambiarmi, di sforzarmi così tanto in modo da riuscire a vedere soltanto il lato positivo delle cose, e cancellare quel velo di tristezza che circonda ogni possibilità.

Mi sto ripetendo. Sto diventando maniaco-compulsiva.
Basta, zittitemi, mettetemi un bavaglio, una mela in bocca, tiratemi uno schiaffo, fatemi reagire. So benissimo che sono l'unica che può riuscirci, ma è triste vedere che quando hai bisogno d'aiuto l'unica persona disponibile sei soltanto te stessa.
E' come un continuo soliloquio, una specie di noiosa moina destinata alla conclusione più "normale", la pazzia.

E se così sarà, se davvero fra qualche anno sarò completamente impazzita, il mio cervello sarà degenerato e la mia capacità di ragionamento ridotta a zero, quando riuscirò soltanto a ridere per inerzia, gesticolando a caso per togliermi dalla mente alcune immagini, ecco, allora abbiate pena di me. Tanta.

Da poco, Primo Luglio.


' Non si può essere saggi a stomaco vuoto '.

Ho letto questa frase, poco fa, come stato personale nel myspace di Elisabetta. Mi ha fatto sorridere, c'è poco da fare.
Ed è una piccola e grande verità, in effetti. Quando si è a stomaco vuoto, è come se mancasse un sostentamento per permetterci di essere intelligenti, di ragionare, figuriamoci di essere saggi.
Sospiro, sorseggio ancora una volta dal bicchiere d'acqua fresca che sosta fedele alla sinistra del mio pc. Arriva una folata d'aria gelida, ma mi limito ad osservare la finestra aperta, senza alzarmi a chiuderla. La fisso. Forse è così che affronto la mia vita intera : fissandola.

Ma per essere saggi non basta un pasto abbondante. Purtroppo. C'è chi lo è, c'è chi non lo è, punto e basta.
Mi sono sempre considerata una persona sufficientemente saggia, forse un pò inconsapevole. Un pò tanto inconsapevole. Ma entrambe le cose possono essere utili, se ben dosate, soprattutto se ci si trova ad affrontare persone tutt'altro che sagge, che fanno ben presto a rovinarti la giornata.

Oggi, per la prima volta dopo tanto, mi sono trovata ad uscire da sola, forse semplicemente spinta dalla necessità. Ero convinta di morire chiusa fra quattro mura, dovevo respirare, dovevo semplicemente mettere il muso fuori casa. E così ho fatto, da sola.
Si, da sola, perchè Alice ha tanto bisogno di sfogarsi, ma lo fa soltanto con la nonna e la zia la sera tardi, perchè tutti gli altri hanno troppa fretta di sputarle in faccia i loro di problemi, senza avere un minimo di empatia, o semplice comprensione.
Quindi, dato che tutti provano tanto piacere ad essere ascoltati da me, così ho fatto pure io.
Tentar non nuoce, dicono gli anziani.
Quindi, eccomi in macchina, da sola, io e radio city, verso una meta inesistente, in giro. Semplicemente in giro.
Devo ammettere che il dialogo con me stessa mi ha fatto bene. Non mi sono data risposte, ma ho buttato fuori [dentro di me] tutto ciò che dovevo.

Questa situazione sta iniziando a diventare triste.
Però hanno ragione, gli altri, a confidarsi con me. In fondo.

PS : Sabato sera festa di compleanno. Sicuramente più divertente del previsto, certo. Ma particolarmente strana. Troppo strana.