mercoledì 30 aprile 2008


Pochi passi compie il tacco della confusione, inciampato da una serpentina speranza che poco a poco l'ammutolisce.
Il pavimento in cristallo risuona i colpi sordi, precisi, vitrei, di quell'infida sensazione che s'insinua con decisione nel mio cuore.

Ma quel sibilare, quel sibilare attento che interrompe il ticchettare, da chi verrà messo a tacere?
...
Da un aquila, di passaggio. La Coscienza.

lunedì 28 aprile 2008

Everybody Here Wants You.



Sola. Strano ma vero, sono sola in casa dopo secoli. Certo, i nonni sono ai piani superiori, ma oggi non si sono fatti vedere. Occupati come sono a piantare pomodori e a giocarsi l'ultima partita ( che, caso vuole, caratterizza il nominativo di tutte le loro giocate ) a carte, non avranno nemmeno pensato a me. Ed è una situazione che maledettamente mi rilassa. Sto ascoltando Jeff Buckley, una delle voci più meravigliose della storia. Pensare alla sua squallida fine mi rattrista, mi rabbuia: mi fa meditare su quanto sia ingiusto il mondo. Non che in questi giorni io sia tanto solare, anzi. Ieri sera concerto alle Dolci Terre di Novi, un vero e proprio disastro. Che stia iniziando a perdere colpi? nemmeno questi interventi sono più tanto carichi di emozioni come i primi, il mio cervello si sta pian piano rifiutando di produrre qualcosa di accettabile . Io che amo tanto scrivere, e che amo allo stesso modo leggere e rileggere i miei lavori, mi rendo ogni giorno sempre più conto che questi lavori stanno andando scemando. Sia come numero, evidentemente molto minore, sia come stile. Non vado più a ricercare strani effetti sentimentali, le parole non mi scivolano più direttamente dal cervello alle mani. Ho bisogno di pensare, prima di scrivere, per non rischiare di buttare giù vere e proprie castronerie. A parer mio il mondo si sta ribellando su di me, sta sfogando tutto il suo odio per il genere umano su di me. Oppure, se vogliamo vederla più teologicamente, Dio o chi per lui mi sta percuotendo con pressioni psicologiche per le mie ripetute e spontanee bestemmie di un tempo. Ho smesso pure di bestemmiare, anche quando è realmente il caso. La superstizione si sta impossessando di me. Sto perfino covando un certo timore per i gatti neri, che ho sempre adorato. C'è sempre meno silenzio attorno a me: ciò implica un vero e proprio cambiamento. Non so se per la mia vita o per la vita di tutti. Ma qualcosa sta cambiando.

venerdì 25 aprile 2008

Stress.

Quando il mal di schiena ti coglie all'improvviso, così, come un fulmine a ciel sereno [o come il cavolo a merenda?], e quando il mal di testa ti fa da compagno, sempre e comunque, anche dormendo.
Si, sei stressato.
Quando appena mangi qualcosa di più ti viene tanta nausea da portarti al vomito, quando anche solo la pubblicità di qualcosa alla panna ti devasta allo stomaco.
Si, sei stressato.
Quando ti metti sui libri di scuola, con tutte le migliori intenzioni e studi a più non posso, quando il giorno dopo vai a farti interrogare e guadagni al massimo un cinque stirato.
Si, sei stressato.
Quando un "no" del tuo ragazzo ti fa piangere.
Si, sei stressato.

Finirà o no, questo delirio?
Finirà o no questo martirio insopportabile?

Domenica suono di nuovo. Le Minigonne hanno successo, ormai. Ma poco fa, se non aumentare ancora di più il mio stress. Adoro suonare, è una delle poche cose che mi fa sorridere.. Ma ora no. Ora è troppo. Basta. Se l'anno della maturità è così per tutti, non capisco come facciano TUTTI a sopravvivere.